In oltre tre settimane di campagna di vaccinazione anti covid-19 con l’ultimo vaccino aggiornato, solo lo 0,5% della popolazione si è fatto vaccinare. La maggior parte delle persone in Germania ormai è alquanto scettica sull’efficacia e la sicurezza dei vaccini a mRNA, ne scrive Norbert Haering

Il 18 settembre, è iniziata con grande enfasi da parte del ministro della Salute e dei media la campagna di vaccinazione con i vaccini adattati alla penultima versione del Coronavirus. Successivamente, la situazione è diventata sorprendentemente tranquilla. Né il governo né i media hanno condiviso i dettagli sull’andamento della campagna. Solo oggi, l’Istituto Robert Koch (RKI) ha reso pubbliche le statistiche mensili sul numero di vaccinazioni giornaliere. Chi può indovinare quanti individui si sono recati quotidianamente a farsi sommnistrare il nuovo vaccino dal 18 settembre? Saranno 2.000, 20.000, 200.000 o 2 milioni di persone al giorno?
La risposta, che può essere vista come deprimente o confortante a seconda dei punti di vista, è che sono state circa 18.000 al giorno le persone vaccinate. Sebbene siano state consegnate e pagate 12 milioni di dosi del vaccino “adattato,” queste scorte dureranno poco meno di due anni, anche nel caso in cui si riuscisse a mantenere questo ritmo di vaccinazione, il che sembra improbabile. In oltre tre settimane di campagna di vaccinazione con il nuovo vaccino, solo lo 0,5% della popolazione è stato vaccinato. È improbabile che questa percentuale superi il 2%.
Questo rappresenta l’ordine di grandezza delle persone che mantengono una fede incrollabile nell’efficacia, nella sicurezza e nella necessità del vaccino a base di mRNA. La maggior parte delle persone sembra ormai scettica riguardo alla propaganda associata al vaccino promossa da Karl Lauterbach.