La crisi edilizia e abitativa continua a peggiorare

crisi immobiliare in germania

Prosegue anche in estate il calo del numero dei permessi edilizi approvati e in Germania continuano a mancare milioni di abitazioni a prezzi accessibili, ne scrive Junge Welt

La crisi edilizia e abitativa in Germania continua a peggiorare, con un drammatico calo nei permessi di costruzione registrato nella prima metà dell’anno. Le cifre di luglio 2023, appena pubblicate dall’Ufficio Federale di Statistica, confermano questa tendenza, evidenziando una diminuzione del 31,5% rispetto all’anno precedente.

Per essere più specifici, nel mese di luglio di quest’anno sono stati approvati solamente 21.000 nuovi progetti di costruzione o ristrutturazione in Germania, un drastico calo di 9.600 unità rispetto all’anno precedente. Nel complesso, da gennaio a luglio 2023, il numero di permessi di costruzione per appartamenti è diminuito del 27,8% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 156.200 unità. Questo calo costante ha raggiunto la sua decima progressione a doppia cifra.

Gli statistici attribuiscono questo calo principalmente all’aumento dei costi di costruzione e alle condizioni di finanziamento sempre più difficili. In altre parole, le società immobiliari stanno trovando sempre meno redditizio investire nell’edilizia residenziale, portando all’abbandono graduale del settore.

L’attenzione del settore edilizio si è ora spostata quasi esclusivamente verso il mercato delle abitazioni di lusso, mentre la vera necessità è quella delle abitazioni a prezzi accessibili. Secondo il sindacato IG BAU, in Germania oltre undici milioni di famiglie in affitto avrebbero diritto a un alloggio sociale, ma solo 1,1 milioni di tali alloggi sono ancora disponibili.

Il numero di alloggi sociali negli ultimi anni è diminuito costantemente, passando da quasi quattro milioni negli anni ’90 a soli 1,66 milioni nel 2010. Nonostante il governo si sia posto l’obiettivo di costruire 400.000 nuovi appartamenti all’anno, di cui 100.000 destinati all’edilizia popolare, sembra improbabile che riuscirà a raggiungere tali cifre ambiziose.

La prossima settimana si terrà un altro “summit sugli alloggi” presso l’Ufficio della Cancelleria, durante il quale si discuteranno questioni quali la riduzione dell’imposta sui trasferimenti immobiliari, la semplificazione della burocrazia e la vendita preferenziale di terreni pubblici per il mercato degli affitti. Tuttavia, queste richieste dell’industria immobiliare difficilmente risolveranno la situazione attuale.

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