Il Nuovo Volto del Nazionalismo Tedesco è woke e colorato

nazionalismo tedesco woke

Gridare “Fuori gli stranieri” non è l’unica forma in cui si esprime il nazionalismo tedesco. Nella sua forma moderna, la convinzione di aver affrontato la propria storia diventa una giustificazione per la politica di potere e la violenza. Ne scrive Ole Nymoen su Jacobin.de

La Coppa Europea di calcio si avvicina e a Sylt si sentono cori hitleriani: è il momento di parlare del nazionalismo tedesco e delle sue forme. Il nazionalismo non si presenta sempre in modo così sciovinista come abbiamo visto la settimana scorsa alla Pony Bar. Per essere provocatori, si potrebbe dire che il nuovo nazionalismo tedesco è “colorato invece che bruno”, “woke e combattivo” – e fermamente convinto di aver imparato dal passato.

movimento woke

Ma iniziamo con il nazionalismo classico, come quello che abbiamo visto nei video delle feste a Sylt la penultima settimana. Lì abbiamo visto giovani ricchi bianchi gridare “Germania ai tedeschi, fuori gli stranieri”, uno slogan da anni popolare nella scena di estrema destra. Ma non è stato il primo caso simile. Già mesi fa si vedevano video di discoteche di provincia in cui si cantavano le stesse frasi sulla melodia di “L’amour toujours”.

Questo ci mostra chiaramente: gli slogan nazisti sono scanditi in Germania indipendentemente dal contesto socioeconomico, e capire chi li prende sul serio e chi li canta “solo” come meme è difficile. Ma non importa, perché l’atmosfera di pogrom presente in questi video può sempre sfociare in violenza reale – e allora nessuno ammetterà di averlo inteso in quel modo.

I giovani ricchi di Sylt e gli ubriachi nelle discoteche di paese sono il volto odioso del moderno nazionalismo tedesco. Internamente rappresentano una grande minaccia per tutti coloro che non sono inclusi in “Germania ai tedeschi”. Questo può significare migranti, ebrei o persone senza patria, a seconda di chi si chiede.

Per le persone colpite, questa forma di nazionalismo è senza dubbio la più pericolosa.

militarismo dei verdi

Esternamente la situazione è diversa: quando l’AfD viene abbandonata dai suoi partner europei perché Maximilian Krah minimizza la SS, ciò indica che una nuova politica di potere tedesca non può basarsi su questo tipo di nazionalismo sciovinista.

“La Germania diventa capace di militanza esterna nonostante, ma grazie alla sua liberalità interna.”

Il moderno nazionalismo tedesco, che ambisce a un vero potere internazionale, è orgoglioso di aver “imparato” dagli errori e dalle colpe del passato. Per anni, la destra ha parlato in questo contesto di “cultura della colpa”. Significava: la Germania si concentra sempre sul passato e quindi non osa intervenire nelle questioni di violenza globali di oggi.

Questo è completamente falso: proprio a causa della cosiddetta “elaborazione del passato”, i democratici liberali di oggi rivendicano una nuova politica di potere tedesca. Questo è iniziato già negli anni ’90, quando Joschka Fischer giustificava la partecipazione all’intervento in Kosovo con le parole “Mai più Auschwitz”, e continua fino ad oggi.

Quando il professore della Bundeswehr Carlo Masala dice alla conferenza sulla diversità della Bundeswehr di volere un esercito “woke e combattivo”, e questo slogan viene stampato su magliette dal museo dei carri armati tedeschi – questo indica un moderno nazionalismo che non si presenta più solo con uniformi e elmetti chiodati, ma che rivendica la propria militanza per mantenere la liberalità sociale.

In modo simile agisce la ministra degli Esteri Annalena Baerbock, esperta di politica estera femminista. Conosce molte buone ragioni per le armi tedesche nel mondo. L’anno scorso, ad esempio, ha spiegato che le forniture di armi all’Arabia Saudita erano inevitabili affinché la ministra della famiglia Lisa Paus avesse i fondi per i bambini. Beh, ci devono essere ancora alcuni bambini in Medio Oriente che ne pagano il prezzo, affinché ci siano almeno qualche euro per la sicurezza dei bambini tedeschi.

Che la politica tedesca utilizzi i requisiti di un moderno stato sociale, il femminismo o – come ora – la ragion di stato per giustificare la propria partecipazione alle questioni di violenza globali, dipende solo dal conflitto e dai discorsi creati. Quello che si può vedere chiaramente è che la Germania diventa capace di militanza esterna non nonostante, ma grazie alla sua liberalità interna. Il moderno democratico liberale va alle manifestazioni contro l’AfD con la bandiera tedesca e trae dal patriottismo costituzionale antirazzista le buone ragioni per la giusta violenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *