La fuga dal settore delle pulizie verso il reddito di cittadinanza è una bufala!

settore delle pulizie germania

Ne avevano scritto Focus e la Bild ma dati alla mano in Germania le presunte dimissioni di massa nel settore delle pulizie per incassare il reddito di cittadinanza sono una bufala, come dimostrano i dati forniti dall’economista tedesco Enzo Weber, professore di economia a Regensburg nonché columnist su Der Spiegel. Ne scrive Enzo Weber su Linkedin

I lavoratori del settore delle pulizie si starebbero licenziando in massa per passare ad incassare il reddito di cittadinanza. La notizia ha suscitato grande interesse fra la gente. Ma quali sono le implicazioni?

Passaggio dal lavoro nel settore delle pulizie al Buergergeld

Il grafico mostra il numero mensile di ingressi dal settore della “pulizia degli edifici, strade e mezzi di trasporto” verso la sicurezza sociale (SGB II o Buergergeld).


Conclusione: mai come oggi ci sono stati così pochi nuovi ingressi dal settore della pulizia degli edifici e delle strade verso SGB II.


Con l’introduzione del Buergergeld, non si nota alcun cambiamento di rotta, la tendenza al lieve calo continua. Inoltre, anche gli ingressi nel settore SGB III sono poco evidenti – e dopo un periodo di occupazione, durante il quale sono stati acquisiti i diritti alle prestazioni, rappresentano la regola. Va notato che in caso di licenziamento da parte del lavoratore si applica un periodo di blocco di tre mesi.


Ora, ci possono essere casi di richiesta deliberata di prestazioni, e questo dovrebbe essere evitato il più possibile. Ma una fuga dal lavoro dovrebbe essere molto diversa.

Uscita dalla disoccupazione verso il mercato del lavoro


Il problema attuale della #disoccupazione risiede altrove: il secondo grafico mostra la quota destagionalizzata di disoccupati che entrano nel mondo del lavoro ogni mese.


Queste opportunità di lavoro sono effettivamente diminuite – ma non con il Reddito di Cittadinanza, bensì a causa della pandemia.


Naturalmente, è teoricamente possibile che le opportunità di lavoro sarebbero aumentate nell’anno in corso senza l’introduzione del reddito di cittadinanza. Ma nel bel mezzo di un’ostinata recessione economica, ciò può essere considerato sufficientemente implausibile. Da quasi quattro anni a questa parte, una crisi si è susseguita all’altra, e in questo lungo periodo abbiamo avuto a che fare con il consolidamento della disoccupazione. Questo è particolarmente vero per coloro che non hanno qualifiche professionali, il cui tasso di disoccupazione è di diversi punti percentuali più alto rispetto al 2019.


Una politica impegnata nella riqualificazione aiuta a contrastare questo fenomeno. Sostegno e collocamento individuale, con le capacità necessarie. Il Reddito di cittadinanza e le altre prestazioni sociali come l’assegno per l’alloggio e l’assegno integrativo/di base per i figli dovrebbero essere ben coordinati, sia in termini di incentivi che di amministrazione. E se necessario, sviluppare ulteriormente il reddito di cittadinanza – idealmente quando saranno disponibili le valutazioni scientifiche

2 pensieri su “La fuga dal settore delle pulizie verso il reddito di cittadinanza è una bufala!

  1. Quando di qualcosa ne scrive la Bild… già questo è dimostrazione che si tratta di una bufala. O comunque per lo meno di qualcosa di decisamente esagerato o mal riportato.
    P.S.:
    È Focus, non Fokus.

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