Inizialmente, le elezioni del 2025 sembravano rappresentare una nuova fase per la politica tedesca. Tuttavia, a pochi giorni dal voto, la situazione politica appare piuttosto complessa. La CDU di Friedrich Merz e la SPD di Lars Klingbeil riusciranno a trovare un terreno comune per governare insieme? O questa “Große Koalition” potrebbe incontrare difficoltà significative fin dall’inizio?

Le esperienze passate suggeriscono che le grandi coalizioni in Germania abbiano spesso incontrato ostacoli. Tuttavia, dopo le elezioni del 2025, la CDU e la SPD potrebbero non avere molte altre opzioni. Le alleanze con i partiti minori si rivelano spesso fragili, mentre un avvicinamento alla destra rimane una questione delicata per entrambi. Il problema principale? La coalizione sembra essere già segnata da divergenze su molteplici temi.
Le promesse elettorali di Merz: quali prospettive reali?
Friedrich Merz ha costruito la sua campagna su alcuni punti fondamentali:
- Maggiore controllo sull’immigrazione irregolare.
- Un impegno sul rispetto della “Schuldenbremse”, la regola costituzionale che limita il debito pubblico.

Tuttavia, dopo le elezioni, alcune di queste proposte sono sembrate meno incisive nei suoi discorsi. Ad esempio, la chiusura delle frontiere è diventata una proposta di “maggiori regolamentazioni” e la Schuldenbremse è ora oggetto di discussione. Questo potrebbe essere dovuto alla necessità di maggiore flessibilità sul debito per finanziare investimenti in aree cruciali come la difesa.
Merz, infatti, necessita di ingenti risorse per rafforzare la Bundeswehr, e senza una modifica della Schuldenbremse, ottenere questi fondi potrebbe risultare complicato. A questo punto, la SPD potrebbe essere disposta ad allentare i vincoli sul debito, ma a condizione che vengano previsti investimenti in ambito sociale. Ecco il primo ostacolo: se da una parte Merz punta alla difesa, Klingbeil e altri membri della SPD chiedono risorse per il welfare.

Industria della difesa e CDU: una questione da chiarire
Un altro argomento delicato è la spesa militare. Merz ha un passato professionale che lo lega ad aziende di grande rilievo, tra cui BlackRock, che ha avuto legami con l’industria della difesa. Nel frattempo, alcune aziende come Rheinmetall hanno visto un notevole aumento del valore durante il conflitto in Ucraina, suscitando discussioni su possibili legami tra la CDU e il settore della difesa.
In Europa, si parla di destinare ingenti risorse alla difesa nei prossimi anni, una cifra che potrebbe superare gli 800 miliardi di euro. La domanda che sorge è: è davvero necessario concentrarsi così tanto sugli armamenti, o sarebbe preferibile dare priorità ad altri settori come infrastrutture, energia e politiche contro la povertà?
La SPD, pur essendo disponibile a finanziare la Bundeswehr, chiede in cambio forti investimenti in altre aree come sanità e istruzione. Tuttavia, la CDU potrebbe non essere disposta a scendere a compromessi significativi su questi temi.

Il tema della migrazione: una questione complessa
Un altro tema cruciale per il futuro della coalizione è quello della migrazione. Prima delle elezioni, Merz aveva adottato un approccio fermo sul controllo dei flussi migratori. Tuttavia, dopo aver avviato i negoziati con la SPD, si è allontanato da alcune delle posizioni più dure.
“Nessuno ha mai parlato di chiudere le frontiere”, ha dichiarato, ridimensionando alcune delle sue proposte precedenti.
Il problema, però, è che i sostenitori della CDU si aspettano misure rigide in materia di migrazione, mentre quelli della SPD sono più favorevoli a politiche più inclusive. Trovare un punto di equilibrio tra queste posizioni potrebbe risultare estremamente difficile. Se Merz insisterà su misure più restrittive, la SPD potrebbe interrompere i negoziati. D’altra parte, se Merz cederà, potrebbe alienarsi parte del suo elettorato.
Nel frattempo, l’AfD osserva da lontano, e un fallimento della coalizione sulla migrazione potrebbe favorire i partiti più estremisti.

Una coalizione destinata a fronteggiare sfide enormi?
Guardando la situazione nel complesso, Merz ha vinto le elezioni con un programma chiaro, ma alcune sue posizioni sono state modificate nei giorni successivi, creando incertezze. La SPD, pur accettando di entrare in coalizione, potrebbe trovarsi a dover fare i conti con divergenze difficili da superare.
Le possibili evoluzioni sono due:
- Merz e Klingbeil trovano un compromesso fragile, che però potrebbe non soddisfare pienamente nessuna delle due parti. La coalizione potrebbe reggere per qualche mese, ma le tensioni esploderebbero alla prima crisi.
- Le trattative falliscono prima della formazione del governo, riportando la Germania in una situazione di incertezza politica, con un’ulteriore crescita dell’AfD e una sempre maggiore difficoltà di trovare alleanze.
Nel frattempo, il paese potrebbe trovarsi paralizzato politicamente, con questioni cruciali ancora irrisolte, come il rafforzamento della Bundeswehr, il debito pubblico in aumento e una crescente polarizzazione su temi come la migrazione.

Conclusioni: la coalizione CDU-SPD può davvero funzionare?
Alla luce degli sviluppi recenti, è difficile prevedere una via facile per la CDU e la SPD. La coalizione sembra essere contraddistinta da una serie di compromessi difficili, con potenziali difficoltà per entrambe le forze politiche nel soddisfare le aspettative dei propri elettori.
Se Merz vorrà davvero realizzare il suo programma, sarà costretto a fare scelte difficili. Accettare una maggiore flessibilità sul debito per ottenere il sostegno della SPD? Moderare le sue posizioni sulla migrazione per non perdere il supporto del suo elettorato? O, eventualmente, dovrà considerare alleanze politiche alternative, rompendo alcuni tabù?
In ogni caso, le prossime settimane saranno cruciali. La Germania ha chiesto un cambiamento, ma il futuro della coalizione CDU-SPD resta incerto. Potremmo essere di fronte a una coalizione che, sebbene ambiziosa, potrebbe dover affrontare molte sfide prima di realizzare qualsiasi forma di stabilità politica.